Il Pericolo Hacher


Non so quante volte lo scritto  e riscritto, il pericolo per la sicurezza del nostro pc e del suo contenuto, risiede nell’attenzione a non aprire allegati e link contenuti nelle mail inviate da mittenti strani e sconosciuti e nell’attenzione a non visitare siti internet pericolosi.

Per chi è come San Tommaso, pubblico un servizio delle Iene andato in onda iera sera dal titolo “Il Pericolo Hacher”.

Basta stare attenti per evitare il peggio.

Comparativa antivirus Febbraio 2010


eEraeeeEraehttp://www.19luglio1992.com/indexeee.php?option=com_content&view=article&id=2726:falcone-e-borsellino-sono-stati-uccisi-a-milano&catid=30:interviste

Era da un po di tempo che non andavo a controllare la comparativa antivirus pubblicata su AV Comparatives.

AV Comparatives è una organizzazione non profit  austriaca che si occupa di effettuare test indipendenti sui software antivirus (gratuiti e a pagamento).

Per qualsiasi maggiore dettaglio vi rimando al link dell’organizzazione accessibile cliccando qui.

Andiamo subito hai risultati emersi dall’ultima comparativa di Febbraio 2010. Rispetto alla mia ultima pubblicazione sulla comparativa degli antivirus la situazione è completamente cambiata, direi in meglio.

Se prima erano pochi i prodotti che si contendevano lo scettro del più “efficace” antivirus, oggi l’agguerrita concorrenza a portato allo sviluppo di un notevole gruppetto di softwarehouse e relativi prodotti che si sono meritati la valutazione più alta da parte di AV Comparatives. Secondo i test effettuati dall’organizzazione austriaca i segueti prodotti hanno ricevuto la massima valutazione ( Advance+):

  • G Data
  • Avira
  • Trustport
  • PC Tools
  • Symantec
  • F-Secure
  • ESET
  • BitDefender
  • eScan
  • Avast
  • Kaspersky

Vi ricordo che non esiste un antivirus sicuro al 100%, ci sono prodotti buoni e meno buoni ma nessuno vi assicura una copertura totale contro le insidie e i pericoli del web. Per questo motivo le mie raccomandazioni sono sempre le stesse:

  • attenzione hai siti internet che visitate;
  • attenzione agli allegati e ai link che ricevete nelle mail, specie quelle che vi dicono di “cliccare qui” o di “scaricare l’allegato da qui”, o di “cliccare sul seguente link“;
  • attenzione ai software che installate nel vostro pc;

Riporto qualche altro dato risultate dalla comparativa.

I prodotti con il minimo falso positivo (file o programmi individuati come virus ma che in realtà non lo sono) sono stati:

  1. eScan
  2. F-Secure
  3. Bitdefender, Microsoft e ESET

I peggiori invece sono stati:

  1. K7
  2. Kingsoft
  3. Norman

I prodotti risultati più veloci nella scansione del sistema sono stati invece:

  1. eScan
  2. Bitdefender
  3. Trustport

Mentre i peggiori:

  1. Symantec
  2. AVIRA
  3. Panda

Una mia particolare nota la merita AVAST, è l’unico programma gratuito nella lista dei software analizzati da AV-Comparative ed ha ottenuti egregi risultati al pari delle versioni a pagamento.

Per una più completa e approfondita analisi potete scaricare il file pdf dei punteggi cliccando qui (in lingua inglese).

Mentre se volete prendere visione della metodologia utilizzata da AV Comparatives cliccate qui (in lingua inglese).


Il grande IMBROGLIO del vaccino


Sembrano passati anni, secoli da quando ci raccontavano storie di pandemie, H1N1, corse al vaccino.

Tutti i media per giorni, settimane e mesi non hanno fatto altro che parlare della nuova influenza, della PANDEMIA. Ogni giorno, dal sorgere dell’alba al tramonto:

pandemia, è allarme”       ”pronte le dosi per il vaccino”                  “vaccinatevi”

“ALLARME, 10 morti in Italia”, “no 2 morti,  2 morti solo spette,  ALLARME i casi sospetti sono adesso 15,  no sono solo 2…”.

Bene,  dopo settimane e settimane di cattiva informazione adesso, da qualche tempo, tutto tace. Incredibilmente non si sente più parlare da nessun media del virus H1N1. Incredibile, non se ne parla più da settimane.

Magari sarà finita la pandemia? Non ci sono più casi sospetti? Dicembre e gennaio non dovevano essere i mesi di maggiore rischio?

Sarà forse che gli italiani non si ammalano più (ringraziamo per questo i mass media che ci hanno consigliato di ricorrere all’acquisto di integratori di vitamina C da comprare nelle farmacie), sarà invece che qualcuno ha scritto ed ha scoperto qualcosa.

Riporto l’articolo di Sandra Amurri pubblicato sul sito l’Antefatto e apparso anche sul giornale Il Fatto Quotidiano del 17 gennaio 2010.

Buona informazione a tutti e viva l’Italia pandemica.

<<Il governo Berlusconi ha buttato via 184 milioni di euro. La Novartis ha incassato un miliardo di euro.
Il ministero della Salute ha sottoscritto un contratto con Novartis che definire sbilanciato a favore della multinazionale svizzera è poco, ma questo lo vedremo dopo aver puntato i riflettori su un altro fatto. Girolamo Sirchia – condannato in primo grado a tre anni per aver intascato tangenti, carcere scampato grazie all’indulto, sospeso per cinque anni dai pubblici uffici – nel 2004 quando era ministro della Sanità nel secondo governo Berlusconi, a trattativa privata (cioè senza gara pubblica) ha versato a Novartis 3 milioni di euro per avere diritto alla prelazione sull’eventuale produzione di vaccini in caso di pandemia. Ed è arrivata l’influenza H1N1.

“Costruita” la pandemia, il governo Berlusconi ha acquistato il vaccino dalla Novartis con un contratto che per le sue clausole previste è stato tenuto segreto, come “denuncia” la Corte dei Conti. 24 milioni di dosi per un costo di 184 milioni di euro da pagare anticipatamente con l’impegno da parte del governo di accollarsi la responsabilità di eventuali effetti collaterali e del pagamento nel caso di danni a terzi per motivi che non fossero attribuibili a difetti di fabbricazione.
A conti fatti i vaccini ritirati e distribuiti alle Asl sono stati pari al valore di 10 milioni contro i 184 pagati. E ne sono stati inoculati solo 865 mila. Il resto? Finiranno al macero visto che scadranno tra poco. Risultato: spreco enorme di soldi pubblici di cui nessuno risponderà. Morale: i cittadini sono stati ingannati tre volte in un colpo solo.

La prima quando l’allora viceministro e oggi ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ripeteva che eravamo di fronte a una pandemia mortale di dimensioni inimmaginabili creando tra la popolazione il panico.
Il secondo quando presi dall’ansia i cittadini si sono recati nei presidi ospedalieri per essere vaccinati e hanno scoperto che dovevano firmare il consenso informato in quanto il vaccino non aveva superato tutti i test obbligatori per essere immesso in commercio.
La terza quando hanno scoperto che lo Stato, cioè loro, aveva acquistato 24 milioni di dosi per 184 milioni di euro e ne aveva utilizzate 865 mila per 10 milioni di euro.

Tutt’altro esempio arriva invece dalla Polonia dove il primo ministro, Donald Tusk ha accusato le case farmaceutiche di voler scaricare la responsabilità per eventuali effetti collaterali in quanto il vaccino non era stato sufficientemente testato. E il ministro della Salute, il medico Ewa Kopacz, ha rincarato la dose aggiungendo che se le aziende produttrici non accettavano di assumersi la responsabilità legale per ogni caso di persona danneggiata i vaccini non erano acquistabili.
Stessa cosa ha fatto la Finlandia decidendo che chi voleva vaccinarsi poteva farlo a proprie spese e a proprio rischio e pericolo perché lo Stato non avrebbe né finanziato né distribuito quel vaccino.

In Italia invece sono stati buttati via 184 milioni di euro nonostante il parere contrario di moltissimi farmacologi – compreso quello del direttore dell’Istituto di ricerca “Mario Negri” di Milano, Garattini, secondo cui la corsa al vaccino si spiega con “la grande pressione delle industrie che ne avrebbero tratto forti guadagni” – che si trattava di un virus “dalla mite virulenza” e acquistare il vaccino non sarebbe stato “un grande affare”.

Per i cittadini ma non per la Novartis, ovviamente. A questo si aggiunge che il vaccino, non casualmente a esclusione di quello americano, contiene lo squalene che secondo una ricerca condotta alla Tulane Medical School sui veterani della Guerra del Golfo vaccinati per l’antrace con un vaccino contenente l’immuno-coadiuvante MF59 (contenente lo squalene) ha dimostrato che “il 95% che ha sviluppato la Gulf War Syndrome, che ha causato migliaia di morti, aveva anticorpi verso lo squalene”.

Ma sulla decisione del nostro governo pesa anche l’ombra del conflitto di interessi che è stato solo apparentemente risolto con la nomina di Fazio ministro della Salute, ruolo ricoperto da Maurizio Sacconi la cui moglie Enrica Giorgetti è direttrice generale di Farmindustria.
Certo la Novartis che ha prodotto il vaccino non è un’azienda italiana. Ma come si può ignorare che Farmindustria aderisce in ambito internazionale alla Federazione europea (EFPIA) e a quella mondiale (FIIM–IFPMA)? Oltre al fatto che il ministero della Salute, attraverso la AIFA (Agenzia italiana farmaci), stabilisce i prezzi dei farmaci, quali ritirare dal commercio e quali no. Ha il controllo su Farmindustria (che riunisce oltre 200 imprese del farmaco operanti in Italia, nazionali e a capitale estero) rispetto all’avviamento dell’impresa, alla natura degli stabilimenti, ai prodotti, all’immissione in commercio e alla presentazione del prodotto (etichetta, foglio illustrativo e pubblicità) ecc.

Conflitto denunciato da Antefatto.it? , ignorato dai media e descritto dalla britannica Nature, una delle più antiche e prestigiose riviste scientifiche nell’articolo “Clean hands, please” (Mani pulite, per favore) in cui si legge: “Per di più le connessioni tra i ministeri della Sanità e del Welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche”.

Sandra Amurri >>

Altre osservazioni interessanti nei 2 link sotto:


Comparativa antivirus Febbraio 2009


Finalmente è stata pubblicata la prima comparativa antivirus del 2009 fornita da AV-Comparative.

Ero curioso di vedere i risultati alla luce delle ultime versioni dei software rilasciati dai produttori. Secondo i test effettuati dall’organismo indipendente AV-Comparative, sono 4 i prodotti che si aggiudicano le 3 stelline (il massimo del punteggio) arrivando ad un livello considerato Advance+:

  1. Symantec Norton Anti Virus
  2. Eset Nod32 Antivirus
  3. Kaspersky AV
  4. McAfee VirusScan+

Rispetto alle comparative precedenti, da segnalare l’ottimo risultato del prodotto Symantec e McAfee, mentre si riconfermano prodotti eccellenti Nod32 e Kaspersky AV.

Per un’analisi più dettagliata vi rimando alla comparativa nel suo dettaglio che trovate qui in formato pdf.

Interessante annotare anche che i prodotti con minori falsi positivi (file identificati come virus che in reatà non non lo sono) sono stati:

  • Microsoft OneCare con solo 2 casi di falso positivo
  • Sophos Anti Virus con 5 casi

Lo scettro invece della velocità misurata in MB/sec spetta a Kingsoft Anti Virus con 24 MB/sec seguito da Norton Antivirus (16,9 MB/sec) e Avast (15,4MB/sec)

Mail truffa Banco Posta


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